Il movimento nell'arte


Il movimento è lo stato dell’uomo e la base della sua essenza…La vita umana, non può essere concepita in senso statico.Dal battere delle palpebre, alla massima velocità in corsa,nel sonno o nella piena attività,L’Uomo è in Movimento…! 

Tutto ciò che è animato è in movimento. Nulla di ciò che è immobile vive. L'acqua stagnante muore; vive soltanto l'acqua corrente, l'acqua viva.






Tutto ciò che è vivo, può essere considerato anche come sinonimo di movimento, la vita è movimento. I fattori principali che determinano ogni tipo di movimento sono tre, e sono: lo spazio, la direzione ed il tempo. I movimenti possono essere lenti, goffi, veloci, rapidi, impercettibili, questi ultimi sono per esempio il battito di ali di un colibrì o di una libellula, che noi non riusciamo a vedere, tranne che venga visto al rallentatore. Possiamo dire che il movimento è dato da un continuo e progressivo cambiamento di posizioni, che i nostri occhi, non riescono a vedere sempre, e quindi in questi casi abbiamo bisogno di un “aiuto” cioè di un “rallentatore”, che ci faccia comprendere le fasi del movimento. Verso la fine dell' Ottocento, con lo sviluppo e il miglioramento della tecnica fotografica, si ebbe anche la possibilità di vedere, e quindi di studiare la riproduzione dei vari momenti (fasi) del movimento. Infatti, attraverso una sequenza di scatti fotografici fatti nell'arco di pochissimi secondi, si può vedere il movimento di un corpo in tutte le sue fasi, anche quelle invisibili ad occhio nudo, come se fosse rallentato. Da queste e da altre considerazioni, presero spunto molti pittori insieme ad altri artisti, per realizzare alcune loro opere. Per esempio sotto potete vedere il quadro di Marcel Duchamp, intitolato Nudo che scende le scale del 1912.

Duchamp Nudo che scende le scale per movimento.jpg
In questo olio su tela di Duchamp, l' immagine cerca infatti di suggerire l'idea del movimento rappresentando, su una stessa superficie, l'azione di un soggetto nelle varie fasi mentre scende delle scale, in modo analogo ad una sequenza fotografica. Quante volte abbiamo letto i nostri fumetti preferiti, e quanto volte abbiamo visto nelle strisce di fumetto, una scena dove si vede una macchina che parte sgommando, o un personaggio che sferra un pugno ad un altro. Ecco quelle scene, sono realizzate per dare la sensazione al lettore del movimento (vedi immagini).

Rappresentare il movimento nell' Arte

Osservando la realtà gli artisti si sono resi conto di come certi elementi possono contribuireBernini Il ratto di Proserpina per movimento.jpgnotevolmente alla resa visiva del movimento. Per esempio, prendiamo le linee diagonali, sono molto più dinamiche rispetto alle linee orizzontali o verticali, e quindi sono utilizzate nella creazione di un opera, che voglia rendere l' idea del movimento. Nel bellissimo e straordinario gruppo scultoreo in marmo di Gian Lorenzo Bernini, intitolato Il ratto di Proserpina del 1621 – 1622 circa, possiamo ammirare oltre alla drammaticità della scena in se, anche il movimento, che l' artista ha descritto in modo perfetto attraverso i gesti disperati della donna, che cerca in tutti i modi di liberarsi dalla stretta dell' uomo. L' opera sembra “viva”, è tutta una lotta (movimento) di corpi, e pare che da un momento all'altro, la donna riesca a liberarsi, un opera meravigliosa (vedi a lato il capolavoro del Bernini e clicca per zoomare). Mentre sotto possiamo vedere un particolare dell' opera, dove l' artista è riuscito a trasformare il suo marmo in vera e propria “carne umana”, l' opera sprigiona una forza e una tensione fisica e psichica, che raramente si riescono a percepire in altre. 
Bernini Il ratto di Proserpina per movimento particolare.jpg
Il movimento può essere anche descritto nella sua essenza e in modo astratto mediante delle “linee-forza” che servono a stabilire la direzione dell' oggetto in movimento, come possiamo vedere nell' immagine olio su tela Futurista del 1912 – 1913 di Luigi Russolo, intitolata Dinamismo di un automobile (vedi sotto). 
Russolo per movimento.jpg
Abbiamo già accennato ai fumetti sopra, ma voglio aggiungere che il movimento all'interno delleFumetto per movimento in arte.JPGstrisce che poi daranno vita ai nostri fumetti preferiti, viene reso attraverso delle convenzioni grafiche, come per esempio le “scie” che i personaggi lasciano, quando corrono, oppure con veloci cambi di inquadratura secondo una tecnica simile al montaggio che si fa nel cinema. Tutti “trucchi”, per rendere al meglio e con efficacia il ritmo incalzante di una azione (a lato vedi immagine di esempio).
Esistono anche delle opere tridimensionali, che sono effettivamente mobili, in quanto azionati da meccanismi elettrici o semplicemente mosse dal vento. In questi casi, il movimento è reale e concorre a modificare di continuo l' opera stessa.